Nel mio esistere, le divagazioni emergono come echi di un tempo frammentato, in cui ogni pensiero sembra cercare, senza trovare, una coerenza definitiva. Cosa sono, in fondo, se non una serie di istanti disonanti, intrecciati da una memoria che si dissolve così velocemente come si forma? Il presente, così efimero, si disfa nella mente prima di essere pienamente compreso, mentre il futuro, sempre incerto, si affaccia come una promessa che mai si adempie del tutto.
Le ore scivolano tra le mie dita come acqua che mai si trattiene. E in quella fluidità, le divagazioni mi sussurrano: "Davvero vivi, o semplicemente sopravvivi?" La risposta si diluisce, svanendo, come un miraggio che si allontana man mano che cerco di avvicinarmi. Il mio essere si trova in uno stato di costante contraddizione: cerco stabilità, ma tutto intorno a me crolla. Sono una struttura incompleta, vacillante, che cerca di costruire senso dove ci sono solo frammenti dispersi.
È forse l'esistere solo una serie di deviazioni verso nessun luogo, o c'è qualcosa in quelle derivazioni che contiene la vera essenza di ciò che sono? Forse le divagazioni non sono solo una fuga dalla realtà, ma un modo di guardare oltre la superficie, di toccare le fibre più profonde dell'esperienza umana. Forse, nel turbine di pensieri dispersi, si nasconde la risposta: nel costante andare e venire della mia mente, risuona la melodia unica della mia vita.
Número de páginas | 80 |
Edição | 1 (2025) |
Idioma | Italiano |
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