La data di fondazione di Olimpia è sconosciuta, si presume che la città fu il risultato di una lunga evoluzione, perché per molti secoli, la valle tra i fiumi Alpheus e Cladeus, la cui fertile pianura è dominata dal piccolo monte Crono, fu un luogo di culto e di pratiche rituali in onore di una successione di divinità, e la prima di esse, secondo la tradizione, già nel II millennio a.C., fu Crono, al quale insieme a sua moglie Rea i sommi sacerdoti offrivano sacrifici sulla cima della montagna. Questa tradizione orale, narrata da Pausania (intorno al 170 d.C.) e Filostrato (intorno al 200 d.C.), fu poi confermata dalle ricerche archeologiche. Nel corso del tempo, Zeus, figlio di Crono, sostituì suo padre come divinità principale del Santuario, e il suo culto aumentò negli anni. Il culto di Zeus attira pellegrini nella valle di Olimpia dai luoghi più diversi dell'Ellade, che vengono a venerarlo e a offrirgli sacrifici. Ed è qui, secondo l'opinione dominante tra gli storici e gli archeologi, che nacque l'idea che nella sua evoluzione storica avrebbe dato origine ai giochi sportivi, basando il suo spirito sulla più pura essenza rituale. Secondo Umminger, i pellegrini che venivano a Olimpia offrivano un grande sacrificio a Zeus, sulla cui pira venivano immolati i doni che i devoti offrivano al dio. Accendere la fiamma della grande pira era un privilegio e una distinzione particolarmente ambita, così fu stabilito un metodo per l'elezione del fortunato. I pellegrini che...
| Número de páginas | 80 |
| Edição | 1 (2025) |
| Formato | A4 (210x297) |
| Acabamento | Brochura s/ orelha |
| Coloração | Preto e branco |
| Tipo de papel | Offset 75g |
| Idioma | Italiano |
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