I FIUMI SONO STRADE CHE SI MUOVONO, deve aver pensato l'uomo paleolitico osservando un tronco trasportato dalla corrente di un fiume. Aveva sempre vissuto vicino all'elemento vitale - che non aveva ancora imparato a canalizzare, immagazzinare o trasportare - per sopravvivere nel mondo preistorico di giungle, grotte e giganteschi animali selvatici. Non c'è dubbio che lo spettacolo del tronco trascinato dall'acqua deve aver suscitato la sua curiosità. Potrebbe muoversi con un tronco per attraversare il fiume ed esplorare l'altro lato? Cosa c'era dall'altra parte del fiume?
Era l'inizio della navigazione. Un uomo aggrappato ad un tronco galleggiante; in seguito, un uomo che dirige o rallenta il movimento per mezzo di un ramo spesso appoggiato sul fondo. Poi veniva la zattera, fatta di tronchi legati con le viti, o il grande legname svuotato per formare una canoa. Queste prime canoe esistevano già 30.000 anni prima di Cristo. Più tardi, nel Neolitico, l'ingegno umano scoprì i materiali bituminosi e li utilizzò per verniciare gli scafi in legno per renderli impermeabili, o per stendere la pelle su un leggero telaio di vimini o di canna.
Queste imbarcazioni, inventate da geni anonimi innumerevoli secoli fa, come la curragh irlandese e la kufa dei primi abitanti della Mesopotamia, sono ancora oggi utilizzate nelle remote insenature dell'Irlanda e sulle rive del Tigri e dell'Eufrate...
| Número de páginas | 67 |
| Edição | 1 (2025) |
| Formato | A4 (210x297) |
| Acabamento | Brochura s/ orelha |
| Coloração | Colorido |
| Tipo de papel | Offset 75g |
| Idioma | Italiano |
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